Tuesday, January 3, 2023

Furosemide a boli od in infusione continua nello scompenso cardiaco? Pillole di medicina d'urgenza

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Importante effettuare un corretto bilancio idrico e rilevare eventuali segni di oliguria. L'attenzione allo stile di vita, il controllo quotidiano del peso corporeo e della pressione arteriosa, oltre alla costante e attenta assunzione della terapia, sono elementi essenziali per la cura dell'insufficienza cardiaca. L’obiettivo è di ridurre i sintomi, migliorare la qualità di vita dei pazienti, rallentare l'evoluzione della malattia, riducendo le frequenti recidive e conseguenti ospedalizzazioni.

Se incinta o se si pianifica una gravidanza, consultare il medico su benefici e possibili rischi del farmaco, che dipendono dal periodo di gestazione e dal motivo per cui si dovrebbe ricorrere al farmaco. I soggetti con più di 65 anni richiedono in genere dosi inferiori, perché più suscettibili agli effetti collaterali. La furosemide viene solitamente assunta una volta al giorno al mattino, ma alcuni pazienti ne assumono due dosi (una al mattino e una all’ora di pranzo). Viene talvolta somministrata anche per aiutare un paziente a urinare in caso di insufficienza renale. Quando somministrata per via orale, la dose di digossina solitamente impiegata negli adulti e nei bambini con più di 10 anni di età è di 0,25-1,5 mg al giorno, da assumersi in dose unica, oppure in dosi frazionate. In alcuni casi, inoltre, il medico potrebbe ritenere necessario il ricorso al trattamento chirurgico.

Il controllo della quantità e del colore delle urine emesse e del peso corporeo così come l’ispezione delle mucose e della pelle, che possono mostrare “secchezza” e screpolature possono aiutare a somministrare la giusta quantità di liquidi. Lo scompenso cardiaco è una malattia cronica, spesso progressiva, ma che può essere curata. Conoscerne le manifestazioni aiuta a riconoscere e a trattare in tempo le complicazioni. Una serie di semplici regole ed accorgimenti vi aiuteranno a migliorare la qualità di vita. Per capire cosa sia lo scompenso cardiaco bisogna conoscere come funziona il nostro apparato cardiovascolare. Il cuore è un muscolo capace di pompare il sangue in tutto il corpo attraverso arterie e vene.

Benché siano stati fatti importanti progressi nella gestione e nella terapia dell’insufficienza cardiaca, morbidità e mortalità restano alte e tanti sono gli ambiti di Ricerca. Il miglioramento delle conoscenze ha infatti permesso di identificare nuove molecole coinvolte nella patogenesi della malattia, che possono essere utilizzate come bersagli terapeutici. Inoltre i progressi tecnologici hanno portato alla creazione di nuovi dispositivi per il trattamento dello scompenso cardiaco. Humanitas è parte attiva in diversi studi clinici volti a valutare l’efficacia sia di nuovi farmaci sia di nuovi dispositivi.

Questa classificazione implica meccanismi fisiopatologici diversi alla base dei vari fenotipi di scompenso ed è dunque importante per la messa a punto di terapie sempre più mirate. Eventuali informazioni su prodotti farmaceutici qui riportate sono rivolte esclusivamente a soggetti appartenenti alla classe medica. Scusi un'ultima domanda ma il lanoxin non è un farmaco che si potrebbe usare in una situazione come quella di mio padre? Mi scusi se le faccio tutte queste domande ma vorrei essere sicura di poter fare tutto il possibile pur sapendo che la situazione e' molto critica e pur considerando i limiti di un consulto di questo genere...

Per strada presta attenzione quando cammini su superfici irregolari, attraversi, sali e scendi dai mezzi pubblici e usi scale, rampe e scale mobili. • rispettare gli appuntamenti per le visite e gli esami strumentali prescritti dal vostro Medico o dal centro di riferimento. Fatevi curare con continuità in modo da non distrarsi ed “abbassare la guardia” nei confronti della malattia.

Se si nota sanguinamento o il formarsi di ematomi, è possibile che la quantità di anticoagulante sia eccessiva e va controllato subito l’emocromo, la funzione renale e, se il paziente assume un VKA, l’INR. L’antidoto dei VKA è la vitamina K che può essere somministrata per iniezione. Sono la categoria di farmaci di più recente introduzione, inizialmente impiegati per la sola cura del diabete mellito, si sono poi rivelati in grado di migliorare la prognosi dei pazienti con Scompenso cardiaco a prescindere dalla frazione di eiezione e dalla presenza o meno di diabete. Attualmente i due farmaci approvati nel nostro paese sono il Dapaglflozin e l’Empagliflozin. Entrambi sono indicati in pazienti già in trattamento con altri farmaci raccomandati (ARNI/ACEi/Sartani, beta-bloccanti e MRA), sono in genere ben tollerati e rappresentano la quarta terapia fondamentale. Anche questi farmaci sono considerati farmaci fondamentali nel trattamento di molti pazienti con scompenso cardiaco se ben tollerati.

Meno utilizzata è la vecchia digitale che mantiene una certa efficacia nel migliorare la forza del cuore e nel controllo della frequenza cardiaca in caso di fibrillazione atriale. Sensazione di addome teso per possibile accumulo di liquidi a livello delle pareti intestinali e nell’addome, con riduzione dell'appetito e disturbi digestivi, dolenzia addominale e aumento della circonferenza vita. Quando tali malattie rendono il cuore incapace di soddisfare le richieste metaboliche dell'organismo, si può manifestare lo scompenso cardiaco. Su entrambi i campi polmonari, in sede anteriore e posteriore si avvertono fini rantoli inspiratori.

Dopo due giorni i valori pressori migliorano e viene aggiunto diuretico dell’ansa e metolazone entrambi per os. La paziente dopo quindici giorni presenta miglioramento del quadro clinico. Nata a termine da parto eutocico, non ricorda le comuni malattie esantematiche. Affetta da Sindrome Metabolica (BMI 37.7, circonferenza vita 112 cm) cardiopatia ipertensiva, scompenso cardiaco, bronchite cronica ostruttiva e insufficienza renale cronica moderata (secondo le linee Guida K/DOQI ) . A parte la più nota furosemide, abbiamo le sorelle torasemide e bumetanide.

Il loro effetto diminuisce rapidamente sopra una certa dose in circa il 20% dei pazienti. Sembrano migliorare la dispnea e, secondo uno studio di difficile interpretazione su Isosorbide dinitrato, ridurre il rischio di infarto miocardico. Nello scompenso cardiaco acuto è stata valutata solo la somministrazione endovenosa. Questi farmaci migliorano alcuni parametri emodinamici, riducono la pressione sanguigna e aumentano il flusso coronarico.

Nel caso d'impiego della furosemide, solitamente s'inizia con una dose carico di mg in bolo, seguita da infusione costante endovena di 1-5 mg/h. La dose carico è finalizzata a ottenere nel più breve tempo possibile una con-centrazione plasmática efficace. Se non si ottiene una risposta adeguata, la dose carico deve essere ripetuta, con somministrazione di ulteriori boli prima di ogni successivo incremento della velocità d'infusione del diuretico. Nella Tabella 3 viene riportato uno schema di infusione endovenosa dei diuretici dell'ansa. Il trattamento dell'insufficienza cardiaca prevede una terapia farmacologica e alcuni cambiamenti nello stile di vita dei pazienti.

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